Si pensa spesso che siano la stessa cosa, ma climatizzatore e condizionatore sono due dispositivi con funzionalità diverse. Conoscere la differenza aiuta a valutare la scelta migliore, secondo le proprie esigenze. Scopriamola insieme.
Condizionatore
Il condizionatore agisce in modo molto semplice: rinfresca l’aria abbassando la temperatura all’interno di una stanza. D’altra parte, non permette di impostare una temperatura desiderata specifica: l’unica opzione per l’utente è di regolare la velocità delle ventole con cui è diffusa l’aria fresca.
Un altro aspetto importante da sottolineare è che il condizionatore non consente nemmeno di intervenire sulla qualità dell’aria interna: non è infatti in grado di monitorare il livello di umidità, a meno che non sia integrato con una tecnologia apposita.
Analisi
Definite la funzione principale di un condizionatore, si possono approfondire alcuni aspetti.
Come anticipato, l’azione primaria di questo dispositivo è di raffreddare gli ambienti: l’aria calda al loro interno viene eliminata e trasferita all’estero.
Nella maggior parte dei casi si compone di due parti:
- l’unità interna, detta split, dalla quale esce l’aria fredda;
- l’unità esterna, che rappresenta il motore del dispositivo e da cui l’aria calda viene ceduta all’esterno.
Esistono poi altre tipologie di condizionatori come quelli monoblocco portatili. Richiamo modelli più datati, meno avanzati e soprattutto meno performanti dal punto di vista energetico.
Sono dotati di un tubo che viene posizionato attraverso una finestra o una qualsiasi apertura verso l’ambiente esterno alla casa: il tubo espelle l’aria calda, dopo averla convertita in quella fresca che viene immessa nella stanza.
Per quanto il loro prezzo possa essere più conveniente, il risultato finale è decisamente meno impattante e si contraddistinguono anche per una certa rumorosità. Sono, in definitiva, una soluzione poco pratica per affrontare le lunghe estati calde.
Climatizzatore
Il climatizzatore, a differenza del condizionatore, è progettato per un intervento più completo:
- da una parte permette di regolare con precisione la temperatura interna;
- dall’altra incide sulla qualità dell’aria nelle stanze in cui è installato.
In comune con il condizionatore ha le parti di cui si compone. Anche in questo caso infatti ritroviamo l’unità interna o split e quella esterna, all’interno del quale opera il motore.
Analisi
Pensare però che il climatizzatore si limiti al raffrescamento nei caldi giorni d’estate è sbagliato. Come suggerisce il termine stesso, agisce sul clima di casa per un comfort e un benessere termico migliore.
Dispone infatti di diverse modalità di funzionamento.
- Raffreddamento. Il climatizzatore non solo riduce la temperatura interna, rimuovendo il calore della stanza e trasferendolo all'esterno: permette di impostare la temperatura desiderata e di mantenerla.
- Riscaldamento. I modelli più completi sono dotati di una pompa di calore per riscaldare alcuni angoli di casa nei mesi invernali, contribuendo all’azione dell’impianto di riscaldamento.
- Deumidificazione. Il climatizzatore rimuove l'umidità in eccesso e crea un ambiente più confortevole. È una funzione molto utile se pensiamo a come le estati siano particolarmente umide, soprattutto nelle zone con meno ventilazione e nei centri abitati.
- Purificazione dell'aria. La rimozione dell’umidità, di per sé, migliora la qualità dell’aria in cui viviamo. In aggiunta, alcuni modelli di climatizzatore dispongono di speciali filtri che eliminano polveri, allergeni e altri contaminanti dall'aria.
- Ventilazione. Il climatizzatore funge anche da ventilatore: fa circolare l'aria senza modificarne la temperatura e l’ambiente resta così fresco a ben areato.
Alcuni modelli sono dotati solo di una unità interna: è una soluzione che combina estetica e necessità per chi vuole godere dei benefici di un climatizzatore, ma risiede in contesti con particolari vincoli urbanistici. Restano una valida scelta, seppur meno efficiente in termini di consumo energetico.
Qual è meglio, il condizionatore o il climatizzatore?
Per chi si chiede quale sia la scelta migliore tra un condizionatore e un climatizzatore, la risposta è piuttosto chiara: il climatizzatore è da preferire al primo, perché offre molto di più in termini di resa e funzioni.
Mentre infatti il condizionatore si limita a rinfrescare, senza permettere però un controllo preciso della temperatura interna, il climatizzatore non solo consente di gestire con più precisione il raffrescamento della propria casa, ma è integrato con altre funzionalità come la deumidificazione per ridurre la quantità di umidità e il riscaldamento da attivare in inverno, in combinazione con il tradizionale impianto.
Che differenza c'è tra aria climatizzata e aria condizionata?
La differenza tra condizionatore e climatizzatore si riscontra nel tipo di aria che i due dispositivi mettono in circolazione.
- Per aria condizionata, quindi prodotta da un condizionatore, si intende il raffreddamento dell’ambiente con la riduzione della temperatura interna.
- Non è possibile settare una precisa temperatura desiderata, ma si può regolare la potenza delle ventole che distribuiscono l’aria condizionata.
L’aria climatizzata è invece il risultato delle funzionalità di un climatizzatore che oltre a rinfrescare è in grado di ridurre la quantità di umidità nell’ambiente, attraverso la modalità di deumidificatore per una salubrità maggiore.
Come si chiama il condizionatore che fa caldo e freddo?
Il termine corretto per indicare il dispositivo in grado di rinfrescare e riscaldare è climatizzatore a pompa di calore. Le pompe di calore aria-aria, nello specifico, riscaldano gli ambienti in inverno e li rinfrescano in estate invertendo il proprio ciclo termico.
- Per scaldare l’ambiente, il climatizzatore recupera l’aria dall’esterno e la fa confluire dentro l’abitazione alzando la temperatura mediante energia elettrica.
- Per rinfrescare, viene prelevato il calore dall’ambiente interno e ceduto all’esterno, sfruttando le proprietà del gas refrigerante che diminuisce i gradi.
Qual è il miglior condizionatore che consuma meno?
I condizionatori migliori dal punto di vista dei consumi sono quelli che appartengono alla classe energetica A (A, A++, A+++): è il livello più alto nella scala espressa con le lettere dall’alfabeto. Sono dispositivi che assicurano un ambiente fresco con il minimo sforzo energetico e quindi con notevoli risparmi sulle bollette di casa.