La loro pulizia e manutenzione contribuiscono prima di tutto a garantire un buon rendimento quando sono accesi e, in secondo luogo, permettono di conservare l’aspetto estetico che non è di secondo piano, se consideriamo che grazie alle soluzioni di design diventano un importante elemento di termoarredo. Scopriamo insieme come pulire i termosifoni in alcuni passaggi, alcuni molto semplici.
Si possono lavare i termosifoni con l’acqua?
I radiatori tendenzialmente non richiedono grandi processi di pulizia sulla superficie esterna. D’altra parte, sono esposti all’accumulo di polvere e può capitare che si macchino: succede, per esempio, quando si appoggia qualcosa sopra di essi, come uno straccio bagnato, perché si asciughi rapidamente.
A tal proposito, ricordiamo che sarebbe meglio lasciare libera la superficie dei termosifoni quando sono accesi per non ostacolare il calore rilasciato e diretto nell’ambiente circostante per scaldarlo e per non intaccarne l’estetica.
Ciò detto, per togliere la polvere che si è depositata nel corso del tempo basta spolverarli periodicamente con uno straccio o un panno in microfibra inumidito nell’acqua. Per gli angoli più difficili da raggiungere ci si può affidare ad una spazzola cattura polvere o ad uno scovolino flessibile.
Come pulire i termosifoni molto sporchi?
Se invece occorre levare delle macchie più ostinate, può essere impiegata una soluzione di acqua calda e sapone di Marsiglia o comunque di un detergente non aggressivo per non rischiare di rovinare la verniciatura del termosifone.
È una precauzione sempre utile, per quanto i modelli più moderni di radiatori in acciaio o alluminio sono rifiniti con avanzate tecniche di verniciatura che aiutano a proteggere la superficie dall’usura e dalla ruggine. Inoltre sono per lo più progettati con un design semplice, ma raffinato, con superfici lisce ed omogenee che favoriscono la pulizia.
Un’ultima tecnica per rimuovere le macchie prevede il pulitore a vapore: il vapore viene applicato sulla parte esterna del radiatore e si prosegue con l’asciugatura sempre attraverso un panno in cotone o in microfibra.
La cura, i semplici gesti di spolveratura periodica e la dovuta attenzione restano comunque i metodi migliori per un termoarredo sempre pulito.
Come lavare i termosifoni dentro?
Quanto sia fondamentale la pulizia e la manutenzione dei termosifoni lo dimostra il fatto che il loro funzionamento può risentire dello sporco che si è accumulato all’interno dei tubi: scaldano poco, ma continuano a consumare energia che non viene ottimizzata.
- Da una parte le stanze non saranno accoglienti durante la stagione invernale.
- Dall’altra i costi economici saranno decisamente più elevati in proporzione al comfort termico effettivo.
Per liberare i radiatori dagli accumuli di sporco interni che contribuiscono alla formazione di bolle d’aria che impattano sulla resa termica basta un semplice sfiatamento.
I passaggi per sfiatare il radiatore infatti non sono complicati.
- Sotto la valvola di sfiato si posizionano un secchio dell’acqua e degli stracci così da proteggere il pavimento.
- Si ruota la valvola in senso antiorario, lentamente.
- Uscita un po’ d’acqua, si richiude la valvola.
A questo punto bisogna controllare la pressione della caldaia, che deve essere compresa tra 1 e 2 bar, aiutandosi con il display o gli indicatori del generatore di calore.
- Se supera i 2 bar, i radiatori vanno sfiatati di nuovo per far scendere il valore.
- Se è inferiore a 1, si apre il rubinetto della caldaia per aggiungere acqua calda finché il valore non torna nel range indicato.
L’operazione va condotta ovviamente quando i radiatori sono spenti, quindi è opportuno intervenire a riscaldamento spento o una volta che è arrivata l’estate e gli impianti sono disattivati.
In caso di radiatori più datati, specialmente in ghisa, diventa necessario un lavaggio interno più a fondo per via della maggiore usura nel tempo, che va condotta da un tecnico specializzato perché più complessa.
Cosa succede se non pulisco i termosifoni?
La pulizia dei termosifoni non va sottovalutata. A beneficiarne sono infatti la loro resa, il loro aspetto estetico e, non meno importante, la qualità dell’aria che respiriamo.
- Quando il termosifone si scalda, la polvere viene messa in circolo dell’aria calda e la polvere che si è accumulata si diffonde nella stanza.
- L’eccessiva presenza di polvere aumenta il rischio di entrare in contatto con allergeni come gli acari che sono dannosi per le vie respiratorie.
- Possono dare origine a sintomi quali allergie e asma e, in generale, la qualità dell’aria ne risente tantissimo.
Quanto al rendimento, negli ambienti più umidi la polvere depositata sui termosifoni può trattenere l'umidità: favorisce così la formazione di ruggine e accelera la sua corrosione che compromette la durata del radiatore e la sua performance.
Lo sporco interno, come abbiamo analizzato in precedenza, diventa un serio ostacolo alla circolazione dell’acqua calda: a impianto di riscaldamento acceso, il radiatore non eroga il calore richiesto perché gli elementi non si scaldano come dovrebbero. Non solo le nostre abitazioni rimarrebbero più fredde e meno ospitali, ma ne deriverebbe soprattutto uno spreco energetico con prezzi salati in bolletta.